
UNA CASA VUOTA
Non so perché, ma proprio oggi, mentre un aereo mi portava nella città dei miei sogni, con l’uomo dei miei sogni e i figli dei miei sogni, mi è tornato in mente.
Un momento. Un periodo bellissimo e spensierato della mia vita.
È stato dopo la separazione dei miei genitori. Io avevo poco più di 20 anni, mia sorella appena 18.
Mia madre, inizialmente molto molto provata dalla fine del matrimonio, si è appoggiata disperatamente a noi che abbiamo fatto scudo, diventando una cosa sola.
Mamma lavorava ancora. Anche io lavoravo, mia sorella studiava, ma a pranzo ci ritrovavamo a casa a chiacchierare, e il primo pomeriggio passava pigro sui divani a fiori e Luna sulle gambe. Uscivamo nel pomeriggio, ma la sera eravamo di nuovo noi tre, d’estate nel tavolo minuscolo di un balcone minuscolo, d’inverno in cucina.
Mi ricordo l’odore di quella brodaglia di porri e cipolle: la dieta del minestrone! La iniziavamo insieme, cariche di buoni propositi, ma non duravamo mai più di due giorni.
Al terzo ce ne andavamo al “19” e ci gratificavamo con le fettuccine ai porcini di Paolo. Che come le fa lui…
Poi, come tutte le cose belle, anche questa è finita.
Io e mia sorella ci siamo sposate a distanza di 4 mesi, e le nostre stanze si sono svuotate.
Solo adesso, su questo aereo, dall’altra parte del mondo, mi chiedo cosa abbia provato nostra madre nel ritrovarsi da sola, con Luna la gatta, da un giorno all’altro.
Noi abbiamo iniziato le nostre vite, casa, marito, figli. Lei è rimasta in quella casa che ci ha visto così felici, poi tristi, poi di nuovo serene e spensierate. Da sola.
E allora mi rendo conto che, come tutti i figli, anche noi siamo state egoiste. Prese dai nostri progetti, non ci siamo fermate neanche un attimo a pensare. A rallentare.
A chiederci come avrebbe fatto lei ad andare avanti senza di noi. A ritrovarsi da sola in quella casa che aveva fatto tanto rumore. Eppure.
Ognuno trova le risorse dentro di sé, in un modo o in un altro.
E in questo le mamme sono maestre. Ingoiano il rospo.
E, certo, i pomeriggi diventano più lunghi. Si salta la cena, un bicchiere di latte e a letto.
Ma la mia mamma è una gran donna. Si è sempre rialzata.
Mi ricordo quando ha perso la sua di mamma. Ci ha volute tutte e due nel lettone. Ci siamo abbracciate.
Non una lacrima.
Come stai mamma.
Sono orfana, ma ho voi due.
E, grazie a Dio, noi abbiamo te.
Buonanotte mamma ♥️
Buonanotte amici 🌙⭐️