Un cielo più limpido

Oggi il mio smartphone, senza nessuna richiesta esplicita specifica da parte mia, mi ha proposto un video del 2010. Un collage di foto scattate in questo stesso posto ben 8 anni fa. Siamo in Kenya, i miei figli. Un paesaggio che sembra più assolato, un cielo che sembra più limpido, di un turchese immacolato, deciso e sconfinato. Meno rughe, occhi che ridono. Perché 8 anni non sono pochi e queste immagini te li sbattono in faccia uno per uno, senza pietà. Come a dire: guarda un po’, eri qui nel 2010 proprio come oggi. 
Niente di nuovo insomma. 
E invece di nuovo ci siamo noi. Tutti. 
Vittoria, sorriso sdentato, braccioli rosa e un impiastro di crema protettiva sul viso. In una foto si teneva forte alla gamba di papà per paura di cadere spinta dalle onde.
Nicolò, rotoli di ciccia morbida sulla pancia, capelli cortissimi, faccia rotonda. Quel suo sorriso beffardo, la fossetta sulla guancia. Occhioni neri.
Filippo, bandana da pirata ma sguardo d’angelo. Magro, sottile, capelli lunghi. 
E Greta, che a malapena riusciva a stare in piedi sulle tavole di legno della barca dal fondo di vetro.
È vero, siamo qui di nuovo, ma quei bambini dallo sguardo sognante non ci sono più. 
Nicolò è un giovane uomo alto e magrissimo, che fatica a mettere su peso. Mi ricordo di quando lo mettemmo a dieta, privandolo degli adorati carboidrati. Eravamo sempre qui, a Malindi. E lui piangeva di nascosto perché gli mancava la pastasciutta. Amore mio, perdona la tua mamma imperfetta ♥️
E Vittoria, meravigliosa 15enne dalle spalle larghe e il portamento regale. Capelli di seta, occhi trasparenti. In queste foto del 2010 aveva ancora i denti da squalo, a punta, disposti su due file. Temevo, onestamente, che nessun ortodontista, per quanto bravo, sarebbe mai riuscito nel miracolo. E invece, oggi sorride fiera dei suoi denti bianchi e bellissimi.
Filippo, quasi maggiorenne. Nell’immaginario di tutti noi un ragazzo fuori controllo, ostile ad ogni regola o imposizione. In realtà, un individuo dotato di un’intelligenza rara, appassionato di arte e di lettura. Una rivelazione!
E Greta. Lei ha lasciato in quelle foto la dolcezza della bambina spensierata che le hanno impedito di essere. Lei, oggi così critica, calata nel ruolo di adulta precoce. Insicura e fragile, diffidente e testarda. Vorrei ritrovare nei suoi occhi il riflesso di quel cielo turchese.
Glielo auguro con tutto il mio cuore.
Di trovare il coraggio di aprirsi alla vita. Perché ciò che la tormenta oggi, la renda una donna forte e orgogliosa. Tenace e combattiva.
Forza amore. Saranno le foto di oggi, tra 10 anni, a raccontarci la tua storia. E sarà, bellissima.
Ti amo 

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