
Vorrei avere più tempo.
Tempo per fare cose che voglio fare e non che devo fare per forza.
Tempo, la mattina, per fare colazione con calma, come nelle pubblicità, con il pane tostato e la marmellata biologica.
Tempo per andare a fare la spesa nelle botteghe anziché al supermercato.
Tempo per portare la mia “Chihuahua Alana nana”, Lola, a fare una passeggiata al parco. ?
Tempo per andare a trovare mio marito in ufficio, per parlare con tutti i professori dei miei figli, per aiutarli nei compiti senza stare sempre con un piede sulla porta.
Sedermi per pranzare. E poi prendere un buon caffè.
Tempo per leggere una rivista, riprendere il libro lasciato a metà alla fine di Agosto, preparare le valigie per un viaggio.
Tempo per dare un senso al mio armadio, andare a comprare delle lenzuola nuove, cambiare il materasso, sistemare la cantina.
Tempo per me, per fare ciò che mi diverte.
Tempo per imparare lo spagnolo, studiare per una laurea, imparare a ballare il tango.
Tempo per portare i miei figli a vedere la Cappella Sistina, La Venere di Botticelli agli Uffizi, l’aurora boreale in Lapponia.
Tempo per imparare a fare il sushi, il corso di sommelier, il corso di fotografia. Tempo.
La grande voragine che ingoia le nostre ore.
Senza masticarle. Le butta giù, una via l’altra.
E ci ruba il tempo per riflettere. Pensare. Ponderare. Fare la cosa giusta.
E farla bene, non tanto per fare.
Tempo per organizzare e riempire le giornate della grande bellezza racchiusa nelle piccole cose. Nei piccoli gesti.
Nelle piccole attenzioni di cui la fretta ci priva.
Ecco il mio proposito per il nuovo anno: tempo di qualità. Tempo per me.
Per quanto possibile ?