
LA MAGLIA DI LANA
Arriva un momento in cui il rapporto cambia. In cui senti la necessità di rapportarti a lui come ad un uomo. Perché lo è nelle fattezze, negli atteggiamenti, nelle richieste espresse e inespresse che gli infiammano gli occhi.
È tuo figlio ma è un figlio adulto e, di conseguenza, il rapporto deve subire una sterzata. E questa sterzata devi darla prima che sia troppo tardi, prima che sia lui ad allontanarsi perché, giustamente, non ne può più di sentirsi trattato e considerato come un bambino.
Non è facile. Anzi.
Non lo è per me, soprattutto.
Perché io sono abituata a impartire direttive, improntate regolamenti, stabilire metodi.
Ma lui mi oppone resistenza.
Quindi devo amalgamarmi. Adeguarmi.
E rapportarmi con mio figlio come farei con un uomo.
Un uomo che si sente stretto nei panni che la mamma ha cucito per lui e che ne reclama di nuovi. Su misura.
Più larghi e comodi.
Che sia.
E sia avvincente questo primo volo.
E sia lieve questo distacco, necessario per invogliarlo a restare.
Che sia dolce ogni risveglio. E ragionata ogni scelta.
Che i miei insegnamenti contribuiscano a renderti un uomo per bene, un marito, un padre, un amico leale.
Asciuga sempre bene i capelli, prepara lo zaino la sera, che la mattina rischi di infilarci lo spazzolino e il Listerine 😬
Ricordati la cartellina di tecnologia il giovedì e ruba dal mio portafogli un euro per la merenda.
Stai composto a tavola come ti ho insegnato, mastica a bocca chiusa e non parlare con la bocca piena.
Non bere acqua fredda quando sei sudato e ricordati di bussare sempre prima di aprire una porta chiusa.
Non fumare, ti prego.
Ricordati che i film horror ti generano incubi tremendi e che il 2 Ottobre è la Festa dei Nonni 😰
Ecco.
Questo è ciò che da 16 anni ti ripeto con insistenza. Come un disco incantato.
“Sempre le stesse cose, mamma!!!”
Apprezza il mio sforzo: dovrò imparare parole nuove. E dimenticarne moltissime.
Perché d’istinto ti terrei tutto per me.
E ti mangerei di baci nonostante i tuoi 190 cm.
Certo, il controllo del registro elettronico me lo tengo stretto.
Come anche lo smalto amaro per non farti mangiare le unghie.
Vabbè un po’ un po’… ma insomma 😇